GUIDO STRAZZA


 

 

 

Guido Strazza (Santa Fiora, Grosseto, 1922)
Guido Strazza al suo esordio entra in contatto con Marinetti nel 1941 che si interessa al suo lavoro facendolo partecipare a mostre di Aeropittura. Nel 1942 espone alla Biennale di Venezia nel padiglione del Futurismo curato dal leader Marinetti. Nel 1946 si laurea in ingegneria e dal 1948 si dedica esclusivamente alla pittura, nello stesso anno parte per il Sud America dove dipinge ed espone alla Biennale di San Paolo del 1951 e ’53. Nel 1954 torna in Italia e si stabilisce a Venezia dove frequenta Tancredi, Vedova, Bacci. Nel 1956 si sposta a Milano, entrando in contatto con Capogrossi e Fontana; lavora ai cicli delle Metamorfosi delle forme ed espone alla Galleria del Naviglio e alla Galleria dell’Ariete nel 1958. Nel 1964 si trasferisce a Roma, frequenta la Calcografia Nazionale diretta da Maurizio Calvesi e inizia ad esplorare il linguaggio calcografico e il rapporto tra segno e colore. Nel 1968 presenta alla Biennale di Venezia (sala personale) le prime opere sul rapporto cangiante segno-luce (immagini su schermi mobili trasparenti). Partecipa alla X Quadriennale Nazionale; Situzione dell’arte non figurativa, Palazzo delle Esposizioni, Roma. Questa mostra rappresenterà un momento importante del suo percorso e sarà l’approdo della sua costante ricerca su segno-luce,segno-colore. Vive e lavora a Roma dove è stato docente e direttore dell’Accademia di Belle Arti.

Parola al maestro. Incontro con Guido Strazza | Artribune